Luce nello studiolo perduto di Piero il Gottoso
Firenze, 4 febbraio 2025 – Nuove evidenze architettoniche, un rendering filologico e perfino una ricostruzione in 3D che presto diventerà un ambiente esplorabile tramite la realtà virtuale: giunge a un importante punto di svolta la lunga indagine sullo studiolo di Piero di Cosimo de’ Medici, una stanza di Palazzo Medici Riccardi realizzata dall’architetto Michelozzo e smantellata nel XVII secolo. In questo studio perduto Piero il Gottoso aveva sistemato le collezioni più pregiate di famiglia, in un ambiente decorato da pannelli lignei intarsiati e splendidi arredi, in particolare i medaglioni di terracotta policroma invetriata di Luca della Robbia.
Oggetto di numerosi studi nelle epoche a venire, il locale era sempre stato considerato privo di luce naturale: ma attraverso l’esame di antiche planimetrie e l’analisi comparativa di diverse fonti, coadiuvata dall’utilizzo delle moderne tecnologie, si è giunti a una nuova ipotesi sull’orientamento dello studiolo.
Quest’ultimo, considerato il soffitto a volta impostato armonicamente sulla geometria di una finestra rivolta ad est – corrispondente alla decima bifora della facciata parallela a Via Larga (oggi Via Cavour) – risultava potenzialmente inondato dalla luce del mattino.
Gli esiti della ricerca sono esposti nell’articolo di Maria Paola Dominici intitolato Nel «trïunfante e pulcro Studio», fiat lux e pubblicato nell’ultimo numero (a. V – n. 5) della rivista «L’Artista – Critica delle arti in Toscana», fondata dallo storico dell’arte Carlo Del Bravo e edita da Polistampa.
Gherardo Del Lungo (335 1373725)
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