PIEROTTI GIOVANNI
Borgo a Mozzano, 23 gennaio 1868
Illustrissimo signor Milanesi, Ella con la sua squisita gentilezza mi ha prevenuto nell’inviarmi la sua veramente preziosa pubblicazione nelle nozze di Salvatore.
Questa è una nuova obbligazione che le ho, e gliene sarò sempre gratissimo. Non dico di poterla contraccambiare di servigi, perché in poco potrei esserle utile.
Però sono sempre ai suoi ordini. Le mando alcune copie del Baldovinetti, fiorite di spropositi per grazie dello stampatore, dacché non potei da me rivedere le stampe, ed ho dovuto fare un errata corrige, che è insufficente al bisogno, perché bisognava troppo accomodare, e ordinare.
Questa anco è stata la causa del ritardo. Sperando di poterla ringraziare anco a voce quando nei panni di libraio verrò a Firenze, ho il piacere di dirmi suo dev. serv. G. Pierotti
[g. pierotti, “Ricordi di Alesso Baldovinetti”, Lucca, tipografia Landi, 1868, p. 20: “Debito di gratitudine ci obbliga a rendere pubblicamente grazie al chiarissimo signor Gaetano Milanesi, nel quale la cortesia è pari al sapere, per le notizie, somministrateci in queste memorie”].
PIEROTTI GIOVANNI
Borgo a Mozzano, febbraio 1868
Illustrissimo signor Milanesi,
Nel rileggere quella nota in foglio staccato del testamento del Baldovinetti, ove dice: rogato S. Piero di Lionardo da Vinci, m’è avvenuto un dubbio se ho copiato bene, e se invece dovesse dire “di Antonio” ripensando all’alberetto della famiglia Vinci, da Lei posto a illustrazione della vita del Vasari, ove trovasi appunto un ser Piero, che fu padre del famoso Lionardo.
La pregherei a dirmene qualche cosa. Non aggiungo scuse, perché mi vergogno troppo così.
Salutandola distintamente suo dev.mo e obb. Servo G. Pierotti