ID 1313360359214776

CARMIGNANI, ARTISTA RETICENTE

Francesco Gurrieri

Presentazione del Catalogo della mostra organizzata dal Comune di Empoli

Palazzo Comunale

8 febbraio – 2 marzo 1986

La formazione, la collocazione e l’esegesi di Virgilio Carmignani sono già state espresse in tempi recenti e, in particolar modo, dal sistematico impegno di Mario Bucci nel catalogo della mostra al Palazzo Ghibellino (1980).

Avremmo dovuto aspettarci allora che questa odierna occasione avesse altro domicilio: a Firenze, a Roma o magari a Lugano. E invece no. Ancora e ancora nella sua Empoli.

Ecco, potremmo cominciare da qui: da questo suo pertinace attaccamento alla geografia dell’infanzia, che è spazio di uomini e di cose; una geografia paradigmatica, modello di declinazione e di coniugazione sociale.

Ma chiediamoci: c’è una visione del mondo e della vita nell’opera di Carmignani? C’è una «ideologia», una weltanshaung (come dicono con concetto assai efficace i colleghi tedeschi) distintiva della sua opera? È percepibile una «poetica», come teoria dell’opera, in questo silenzioso testimone del nostro tempo?

È stato detto che «la toscanità dei suoi paesaggi non rievoca né Soffici né Rosai» e semmai una pittura del primo Ottocento; che nella sua opera non c’è «malinconico lirismo» e che «i suoi autoritratti sono i dubbi di se stesso».

E forse è vero, ma ciò non basta a definire, a circoscrivere la personalità e l’opera di Carmignani.

Il quale, sarà anche un mite e un «georgico», ma che a me pare anche capace di metafore assai più complesse e drammatiche, perché in pochi altri tipi di pittura è avvertibile il tramonto della vita che è in ogni figura di Carmignani, perché la direttrice metaforica è avvertibile nel segno, nell’atteggiarsi dei volti e nel situarsi delle figure.

Del resto, perché il colore, il pigmento di Carmignani rimane sempre come sospeso, quasi «nonfinito cromatico», a dire di un lirismo (cioè di una forma poetica in cui si esprime il sentimento personale dell’Artista) che è introspettivo, psicologico, memoriale, rievocativo?

Me lo sono chiesto più volte. E banale e inutilmente semplificativa sarebbe una spiegazione solo tecnica.

Ecco, la verità io credo — è che Carmignani ha messo molto presto fra le sue opere e la realtà una sorta di diaframma, di spessore dello spirito per tenersi sofferentemente distaccato dalle cose. Forse proprio perché la realtà, quella più dura, più disumana, più difficile da accettarsi, si è avventata assai presto sulla sua carne.

E dunque, l’apparente pallore della sua pittura murale (tecnicamente ineccepibile) sembra proporre prima di tutto questa riflessione, questa distanza dalla vita. E in senso perlocutorio (con un enunciato, cioè, che mira a fini più lontani), di dialogare col tempo, con la stagione che segue la vita.

Perché a ben guardare (soprattutto la grafica, le xilografie, i suoi splendidi ritratti a lapis), emerge un artista ove c’è tutt’altro che serenità e lirismo «georgico».

Quei volti e quelle figure sono piene di carne, di ansia, di dramma. Sono figure assolutamente icastiche, che danno conto di uno scavo drammatico della figura umana.

Scavo che si può fare con le unghie, come faceva Viani, oppure caricando l’opera d’arte di inter ed extra-testualità: di propensioni a guardare e a riflettere, cioè, sul quale sia l’insieme delle relazioni che si manifestano all’interno di ciascuna opera e su tutto ciò che è materialmente esterno all’opera, in ordine ai riferimenti storico-culturali, sociali, biografici e letterari del tema.

Ecco, solo allora comincerà a percepirsi il «genere poetico» dell’opera di Carmignani; forse più complessa, più implicata e meno disincantata di quanto possa apparire a prima vista e di quanto il suo personale e singolarissimo modo di vivere possa far pensare.

La reticenza artistica di Virgilio Carmignani si spiegherà allora come un’ottica necessaria, organica al suo giudizio sull’arte, che è, evidentemente e prima di tutto, giudizio sapiente sulla vita.

Di admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *