La Vergine dello Spasimo
Scheda di Anna Matteoli
Da: Lodovico Cardi – Cigoli Pittore e Architetto
1980, Giardini Editori e Stampatori in Pisa
Cigoli (SAN MINIATO-PISA). Chiesa dei Santi Michele Arcangelo, Giovanni Battista e Saturnino, ambiente della Canonica:
Ex voto – Una madre che invita figlio a ringraziare la Vergine miracolosa per una grazia ricevuta, tavola cm. 34 x 25,5, già datata 1598.
Si trovava un tempo in Chiesa presso il tabernacolo della «Madonna dei fanciulli»: tolta, era andata smarrita finchè il 3 Gennaio 1969 fu ritrovata e successivamente esposta alla Mostra d’Arte Sacra della Diocesi di San Miniato. LOTTI 1969, scheda p. 98; ill. 63 a p. 99.
Questo modesto ex voto è l’unica pittura del Cigoli superstite nel paese nativo, eseguita con ogni probabilità su preghiera di suo fratello Ulivieri: il fanciullo è infatti Giovanni Battista figlio primogenito di Ulivieri e pertanto nipote e futuro biografo del Cigoli.
L’esatta resa prospettica del tabernacolo gotico, le tonalità sommesse dei bruni e dei seppia appena rialzate da luci più chiare, tipiche dei bozzetti cigoleschi a monocromato, l’apparente rapidità di esecuzione, sono a favore dell’autografia.
Tuttavia il valore artistico dell’ex voto è poca cosa, mentre è considerevole quello storico, perchè dalla didascalia sottostante si ricava l’anno di nascita di Giovanni Battista, anno che, valutando anche l’aspetto che ha il fanciullo della pittura, dovrebbe essere il 1592 c.
La didascalia attuale risale peò ai primi di questo secolo, quando si voile sostituire perchè sciupata dal tempo quella originaria, la quale venne trascritta sbagliandone la data:
«Giovan Batista Cardi / Nato zoppo di Anni 4. dalla SS / Vergine Del Rosario di Cigoli / Riceve la Grazia. 1612».
L’epigrafe antica, che ho avuto la fortuna di rinvenire in un appunto manoscritto presso l’Accademia degli Euteleti di San Miniato, era invece la seguente:
«Gio: batta di Ulivieri di Batista di Ulivieri di Francesco di Nanni di Cecco di Ciardo essendo nato zoppo di anni 4 fù votato alla Madonna di Cigoli a di 20 Agosto fù liberato per sua gratia. A. D. MDIIC.»
Dovette essere (?) l’uso non classico — ma pur frequente — di abbreviare il numero romano, cioè MDIIC per MDXCVIII, che ingannò I’ignoto copista.
D’altronde non poteva essere il 1608 l’anno di nascita di Giovanni Battista il quale, col fratello minore Cosimo, visse a Roma presso lo zio negli ultimi tempi della vita di questi «a guida di servitù», secondo la sua stessa affermazione.
E’ vero però che l’epigrafe non è chiara come sarebbe desiderabile perchè non lascia intendere se il 1598 è l’anno del voto e anche della grazia, essendo nell’età di quattro anni il fanciullo, oppure se il voto e l’eta di anni quattro del fanciullo risalgono a epoca un po’ anteriore a quella della grazia, che parrebbe comunque la soluzione più logica: in questo caso la nascita di Giovanni Battista sarebbe avvenuta prima del 1594.
Nell’impossibilita di una verifica credo di poter assumere come anno di nascita il 1592 c., tenendo presenti: da una parte l’immagine del bambino, in apparenza sui sei anni almeno, dipinta nell’ex voto, dall’altra il suo soggiorno a Roma in casa dello zio in età certo ancora adolescente.
La tavoletta e stata presentata anche a una delle recenti Mostre Medicee a Firenze: PETRIOLI-TOFANI 1980, scheda 173 a p. 104.
In questa scheda tuttavia si incorre in varie inesattezze: l’inversione delle misure (cm. 25,5 x 34 invece che 34 x 25,5), la citazione della Vita cardiana come ancora manoscritta e naturalmente la datazione al 1612 basata sulla didascalia erronea.
Datazione che spinge la compilatrice della scheda a togliere al Cigoli l’opericciola in quanto non stilisticamente in tono col periodo maturo.