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ANNA MATTEOLI

da: Quaderno Donne Sanminiatesi 2010-2019

 

 

 

 

Era nata il 5 agosto 1926 e ci ha lasciato nel dicembre del 2015.

Ha vissuto in via Maioli vicino Piazza Bonaparte a San Miniato per molto tempo, dopodiché si è trasferita a Castelfranco di Sotto insieme alla madre poiché lì abitava il fratello. Figura molto importante nella cultura locale e non solo.

Laureata in lettere all’Università di Firenze, con Mario Salmi, famoso per gli studi che la signora seguiva. Ha sempre insegnato nelle scuole medie del comprensorio, all’Istituto magistrale e, a partire dal 1960/1970, ha insegnato al Liceo scientifico “Guglielmo Marconi”.

Docente molto vicina agli alunni, credeva molto in quel rapporto fraterno che si crea tra insegnante e studente e che si perde all’Università, tanto che rifiutò anche una cattedra all’università di Firenze perché considerata, dopo i suoi studi, una docente molto preparata.

Contemporaneamente all’insegnamento la signora Anna ha coltivato la sua passione, infatti era una studiosa e ricercatrice in campo storico-artistico.

Un lavoro che la vedeva impegnata, ma che non era retribuito e che l’ha vista attiva fino al 2012, era quello per l’Accademia degli Euteleti, della quale era stata socia, segretaria per un lungo periodo, e anche vicepresidente. Infatti, tutti gli anni, dal 1950, scriveva per il bollettino dell’Accademia.

Ha scritto inoltre anche per numerose riviste, da ricordare la «Commendari», fondata dal maestro Mario Salmi, e anche la rivista tedesca «Mitteilungen» del Kunsthistorisches institut di Firenze.

Il suo nome, però, era ed è soprattutto legato agli studi su Ludovico Cardi detto “Il Cigoli”, pittore, architetto e sculture, attivo nel periodo a cavallo tra Manierismo e Barocco.

Veniva considerato dalla signora Anna suo concittadino e proprio per questo lei dedicò moltissimo tempo a fare ricerche e approfondimenti sulla sua vita tanto che ne redasse un manoscritto.

Molte di queste ricerche furono poi anche rese pubbliche con la mostra curata insieme a Dilvo Lotti nel 1959.

Si deve a lei, infatti, se il Cigoli ha avuto notorietà, dato che sin dal Seicento non era considerato un grande artista.

Gli studi della Matteoli hanno permesso a molti studenti e studentesse di arricchire gli studi già fatti in precedenza. Più tardi, nel 1959, si interesserà a quelle che erano le lettere che venivano scambiate tra Cigoli e Galileo Galilei con un contributo Macchie di sole e pittura.

Fino all’età di ottant’anni, tutte le settimane si recava alla biblioteca di Firenze per approfondire e precisare i suoi studi, ma si era recata anche più volte a Roma.

Era una grandissima studiosa ed ha impiegato la maggior parte della sua vita alla storia dell’arte. Non si è mai sposata, ma ha dedicato molto del suo tempo alle nipoti e al fratello.

Aveva contatti con alcuni professori come Luca Macchi e Dilvo Lotti di San Miniato, a Firenze ma anche in Germania grazie alla rivista per la quale la signora ha scritto moltissimi articoli. Inoltre si è dedicata anche alla stesura di alcuni libri, tra cui La problematica dei fratelli Le Nain e loro cerchia del 1990.

Aveva scattato moltissime fotografie di opere, conservate oggi nella fototeca da lei creata nell’Accademia degli Euteleti, una collezione molto ricca, contenente immagini anche rare, opere sia di San Miniato, come il Santuario del Crocifisso, ma anche analisi e studi degli affreschi di una chiesa di Castelfranco.

Infatti la sua particolarità era proprio quella di ricercare l’autore delle opere di incerta attribuzione.

 

Un recente ricordo su youtube.

 


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