ID 1313360359214776
Jacques Mesnil

 

La Cappella del Miracolo in S. Ambrogio e una tavola di Alesso Baldovinetti

di Jacques Mesnil

 

In: Rivista d’arte, vol. 3 (1905) p. 86-91

 

La cappella del Miracolo in S. Ambrogio e una tavola di Alesso Baldovinetti. — La cappella che porta questo titolo risale, nel suo stato presente, alla fine del XV secolo. Nel 1481 infatti si allogò a Mino da Fiesole il tabernacolo che l’adorna e nel 1486 Cosimo Rosselli terminò gli affreschi della volta e della parete sinistra.1

L’altare apparteneva allora alla famiglia Zati. Prima di questo tempo il sangue miracoloso si conservava in un’ altra cappella, fondata da messer Domenico Maringhi sotto il titolo di S. Lorenzo ma chiamata anche, perciò, cappella del Miracolo. Ecco i documenti che si riferiscono a questa cappella :

 

ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE, Conventi soppressi, S. Ambrogio, LXXIX, Cod. 21, Entrata e uscita 1469-1471.

   (c.a 63). 1470. A spese della chapella del Miracholo a di 27 d’ Aghosto fior. otto larghi portò Alexo Baldovinetti posto debiamo dare a libro segn. C. 169                                l. 44.

   (c.a 64). A spese della chapella del miracholo a di detto (23 novembre) fiorini uno largho portò Alexo Baldovinetti a libro s.° C. 169                                                               l. 5. s. 9.

   A spese della chapella del miracholo a di 18 di diciembre fiorini nove larghi pone Alexo Baldovinetti a libro s.° C. 169                                                                                                   l. 49. s. 1.

IBIDEM, Cod. 22, Entrata e Uscita 1471-79.

   (c.a 62). 1471. A spese della chapella del miracholo per insino a di trenta di gennaio ne mille quatrocento sessantanove, fiorini venti larghi portò Aleso Baldovinetti per parte di dipintura della tavola al libro segnato C                                                                                    l. CXIIII.

   A spese della chapella del miracholo adi tre di settembre fiorini dieci larghi portò Aleso Baldovinetti chontanti chome apare al libro segnato C. 170.

    (c.a 63). A spese della chapella del miracholo adi sei di novembre fiorini dieci larghi portò Aleso Baldovinetti chontanti.

    (ca 691). 1472. A spese della chapella del miracholo a di quattro di novembre fiorini quattro larghi portò Allesso Baldovinetti chontanti chome apare al libro segnato C. 208                l. 22.

 


1 Cfr. i documenti pubblicati da D. FRANCIONI, Storia del ss. Miracolo, Firenze, 1875. Ma il libro è pur troppo insufficiente.


 

(c.a 70). A spese della chapella del miracholo a di diciassette di novembre fiorini quattro larghi portò Alesso Baldovinetti chontanti chome apare al libro segnato C. 208                           l. 22.

   (c.a 73). A spese della chapella del miracholo a di sei di detto mese (marzo 1472-73) portò Alesso Baldovinetti chontanti chome apare al libro segnato D. 82                                           l. 11.

   (c.a 78). A spese della chapella del miracholo addi trenta di lugglo lire dieci e s. nove e danari quattro per una cortina dell’altare di detta chappella chome appare col libro segnato D. 82.

   (c.a 79). A spese della chapella del miracholo a di sette di detto (agosto 1473) lire tre e s. dieci ebbe Alesso dipintore per dipingitura della cortina della tavola di detta chapella portò messere Salvino chontanti, chome appare al libro segnato D. 82                                                               l. III. s. X.

   A spese della chappella del miracholo adi venzette di detto lire undici portò messer Salvino chontanti chome apare allibro segnato D 82 portò Alesso per resto della dipintura della tavola.

IBIDEM,    Cod. 125, Debitori e Creditori 1468-72.

   (c.a 169). 1470. Spese della chapella del miracholo hedificata per messer Domenicho Marenghi deono dare adi 27 d’aghosto fi. otto larghi per loro a Alexo Baldovinetti a uscita s.° C. 63  l. 44.

   E deono dare a di decto l. sedici per valuta di barili due d’olio ebero dal munistero e per loro a Alexo sopradetto ebe dalle donne di detto monastero                                                            l. 16.

   E deono dare adi 13 di novembre fi. uno largho per loro a Alesso Baldovinetti a uscita s.° C. 64

                                                                         l. 5. s. 9.

   E deono dare a di 18 di dicembre fi. nove larghi per loro a Alesso sopradecto a uscita s° C. 64

 l. 48. s. 7.

  E de’ dare insino adi 30 di gennaio 1469 fi. venti larghi si pagorono per Madonna Maria de Barbadori badessa del munistero a Alesso Baldovinetti dipintore per parte del dipignier la tavola come apare in questo a 136.

   E de’ dare l. trentatre pagò madonna Maria detta a messer Domenico Marighi (sic) per ispese fa nel ochio di detta chapella, cioe per vetro del occhio chalcinato e maesterio e altre spese che se ne fa debitore messer Domenicho in questo a 137.

   E a di 3 di settembre fi. dieci larghi paghamo Allesso Baldovinetti per parte di dipintura della tavola del altare….

   (c.a 207 t) 1471. E deono dare adi 17 di marzo l. diciasette per valuta d’una soma d’olio demo per loro Alesso Baldovinetti per parte di dipintura della tavola di decta capella                          l. 17.

E a di 4 di novembre 1472 fi. quatro larghi portò Alesso Baldovinetti contanti a uscita s.° D. 69 l. 2      E a di 17 di detto fior. quatro larghi portò Allexo sopra decto

 

I pagamenti al Baldovinetti continuano nel libro seguente (Cod. 126 c. 82) fino al 27 agosto 1473.

Del quadro il Baldovinetti parla anche ne’ suoi Ricordi:gli fu allogato il 14 Febbraio 1469-70 da messer Domenico Maringhi, priore del monastero di S. Ambrogio, per 500 lire, a tutte sue spese «d’ oro ed altri colori, ec. eccetto che legname», «nella qual tavola ha essere uno tabernacolo dove ha stare el miracolo del Sagramento. con quattro santi da lato e angioli, come dirà detto messer Domenicho » . Morto il Maringhi, che testò in data 25 dic. 1479, nacque questione tra i suoi eredi ed il monastero, questione che fu risolta da arbitri eletti dalle due parti (Cfr. cod. 122, C. 16, dove si dice che la cappella « è titolata in sto Lorenzo overo del Miracholo »  c. 17, 18 e 24). In seguito si fecero nuove spese per l’ornamentazione della cappella :

 

IBIDEM, Cod. 57. Debitori e Creditori 1481-87.

     (c.a 66). Chapella di San Lorenzo posta nello chiesa nostra per messer Domenicho Marighi de avere per insino a di 19 di gienaio 1481 fi. venticinque larghi d’oro e quali s’anno o spendere in adornezza di detta chapella a bene placito del ghovernatore di detta chapella in termine di tre anni chome apare a libro de richordi di chasa D. a 25 per lo lodo dato fra munistero nostro e l’erede di sopra detto messer Domenicho Maringhi.

   Chapella di rinchontro de dare adi 3 di diciembre 1482 l. cinquantuno s. nove per 1° paliotto e fregio el quale s’ è fatto per adorneza di detta chapella a uscita s.a E. a 143                 l. 51. s. 9.

   E de dare a di 17 d’ottobre 1483 1. venzei s. quatro e quali si so paghati a Chimenti del Tasso legnaiuolo per facitura della gratichola di legniame s’ e fatto a detta chapella, porto e detto in piu volte a uscita s.a E. a 145                                                                                               l. 26. s. 4.

   E de dare fi. quattro larghi d’oro in oro e quali si so paghati a Giesue dipittore per fare dipignere uno purghatoro in detta chapella, chome apare in questo a 103       fi. 4 la. d’oro in oro.

   E de dare l. dieci per achociatura della tavola di detta chapella chome apare in questo a 38 in chontto di Chimento del Tasso legnaiuolo                                                                 l. 10 s. 16.

   E de dare fi. otto larghi d’oro in oro e quali abia paghati Alesso Baldovinetti dipitore per rachociare cioe dipigniere chom’ apare in questo a suo chonto a 115                    fi. 8 la. d’oro in oro.

   (c.a 38). Chimenti di Francesco del Tasso legnaiuolo. E de avere a di 12 d’aghosto 1484 l. dodici e quali sono per levare la tavola dipitta ch’era all atare di Sa Lorenzo…. e di detta tavola levare uno tabernacholo grande che v’ era fatto nel mezo per tenere el miracholo e detta tavola a rinestare e rachonciare a u (sic) piano per potere farllo dipignere….

 


1 Cfr. Ricordi di Alesso Baldovinetti editi dal dott. G. Pierotti per nozze Bongi-Ranalli, Lucca 1868, pag. 6.


 

   (ca 103). Giesue di Santi dipittore de’ avere adi 15 di settembre 1484 fi. quatro larghi d’oro in oro e quali sono perche a tolto a dipignere u purchatorio nella chapella di Sa Lorenzo posta nella nostra chiesa, che chosi rimase d’achordo cho Ser Antonio da Prato chapelano di detta.

   (c.a 115). Aleso Baldovini dipitore de’ dare a di 5 di gienaio 1484 fi. uno largo d’oro in oro porto Giovanni di Michele de Larciano 1 per parte di pittura a ucita s.a E. a 105                  l. 6. s. 3.

   E de dare a di 6 detto (agosto 1485) fi. due la. d’oro in oro per lui a Giovanni di Michele dipitore etc.

   Alessio Baldovini…. de’ avere dal nostro munistero a di primo di gienaio 1484 fi. otto larghi d’oro in oro perche chosi siamo rimasi d’achordo di dagli per rachonciare e dipigniere la tavola che aveva dipitta alla chapella di Sa Lorenzo fatta per messer Domenicho Maringhi perche abia levato el tabernacholo ch’era in mezzo a detta tavola per farvi dipigniere una natività di nostra Donna e chosì a fatto.

 

 

JACQUES MESNIL

 

 


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