MAURO BETTI
Dipinti domestici
Galleria Il Ponte – Firenze
1 dicembre 2023 – 9 febbraio 2024
inaugurazione
venerdì 1 dicembre h 18.00
Il Ponte prosegue la stagione espositiva con una personale dedicata a Mauro Betti, artista con cui la galleria lavora da molti anni. Saranno esposti gli ultimi lavori, Dipinti domestici, realizzati dal 2020 al 2023. Quattordici opere, smalti e collage di cartoni e cartoni su tela di piccole e medie dimensioni, legate da un’apparente “banalità”.
«La tavolozza di Mauro Betti, scriveva invece Mauro Panzera, è coltissima, memore delle ricche vicende tracciate dall’arte contemporanea, almeno a partire dalla cultura pop di sapore inglese, ma vi è presente pure massicciamente la cultura grafica e del fumetto contemporaneo. La civiltà grafica, del pantone, si è sostituita all’enciclopedia della natura […]»
«Mauro Betti, nella sua personale ricerca, approda ad una figurazione minimalista fatta di “spezzoni” di realtà isolati dal contesto: frammenti, lettere dell’alfabeto, segnali, quasi reperti di una civiltà prima di un’ipotetica ma non improbabile apocalisse. […]
L’operazione di Betti ha una doppia faccia: quegli “spezzoni” possono valere come possibili indizi nell’illusione di ristabilire un nuovo sistema di valori, oppure possono valere come tracce di quella disposizione (da riattivare?) che sapeva vedere e scoprire le cose con l’ingenua meraviglia tipica dell’infanzia e dei primordi della pittura…» (Luigi Bernardi)
Mauro Betti nasce nel 1951 a Cascina (PI), qui segue i corsi dell’Istituto d’Arte, per poi diplomarsi all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dopo un primo periodo in cui si occupa principalmente del design di oggetti e mobili, dai primi anni Ottanta si dedica esclusivamente alla pittura. In questo primo periodo lavora esclusivamente sulla carta, con matite, pastelli e cere, di cui presenta una prima esposizione nel 1984 alla Galleria Il Ponte di Firenze. Prosegue su questa linea per quasi tutti gli anni Ottanta, per poi affrontare la tela, prima attraverso la materia della pittura ad olio, dedicandosi poi a lavorare sempre più con gli smalti sintetici. In questi anni il suo lavoro viene presentato attraverso quattro cataloghi monografici alla Galleria Il Ponte, con cui partecipa anche alle Fiere di Milano e di Bologna e New York.
Mauro Betti
Dipinti domestici
Testo di Andrea Alibrandi
La pittura di Mauro Betti, seguendo un percorso che porta avanti oramai da molti anni, riduce la superficie a un colore sostanzialmente monocromo. In questo ultimo nucleo di dipinti è uno smalto rosso brillante, dove si inseriscono, oltre ad alcuni colori fondamentali nel suo lavoro: bianco e nero, delle piccole taches di colori squilanti, che esulano dalla monocromia, dando un ritmo inatteso al dipinto.
Quasi vi galleggiano alcuni segni che derivano dalle memorie di strisce a fumetti e da una cultura pop, entrambe molto scarnite. Fra questi inserimenti si presentano alcune lettere, che non paiono avere alcun legame, se non grafico, con il contesto.
Da tutto ciò sembrerebbe una pittura di derivazione Minimale.
Però superato questo primo impatto, ad una visione più attenta, la superficie rivela un ricercato e complesso percorso esecutivo. La tela è arricchita da un’assommarsi di collage con porzioni o lacerti di tessuti e/o cartoni, che modulano la tensione del dipinto e talvolta debordano dai suoi stessi confini, fino a dar vita a margini irregolari. Sulla tela troviamo inoltre altri inserimenti in cartone, legno o altri materiali, spesso inattesi, che entrando in relazione con la superficie, ne corrompono quasi l’integrità, creando una discontinuità di irrequieta esuberanza.
Al di sotto del manto finale di smalto rosso brillante si è quindi sedimentato un lavorio ininterrotto e meditato, fatto di elementi eterogenei che si sono come accuratamente aggregati. C’è uno stupefacente piacere per la meraviglia della pittura, realizzata con l’amore della sapienza tecnica e con la continua tensione verso una totale liricità.
Niente di minimale quindi. I dipinti di Mauro Betti, ricchi di una raffinata cultura pittorica, sono il risultato di un iperbole dell’artista, che realizza arte sull’arte, pittura sulla pittura, quasi estremo frutto della lunga tradizione Barocca.