Con il vasto complesso di Praga Panoramica Josef Sudek concluse una delle sue tappe creative, che per molti aspetti divenne unica: con nessun altro ciclo dedicato alla sua amata città si è accostato in modo così conseguente ed esauriente e in tal forma che già dopo alcuni decenni, molte località praghesi, da lui riprese, divennero dei testimoni nostalgici del tempo passato, notevolmente differente dal nostro presente.
Sudek rimase indubbiamente eccitato dal formato estremamente allungato delle sue fotografie, che gli rendeva possibile d’abbracciare con un solo sguardo delle ampie vedute del terreno praghese ed insieme gli offriva deformazioni ottiche sorprendenti; le loro sfumature espressive, sorprendenti, ottenute per mezzo della sua vecchia camera Kodak, gli resero possibile di richiamare alla memoria nella sua luce specifica anche le soluzioni formali dei suoi amici più anziani — i cubisti cechi.
Praga Panoramica è però, per coincidenza di circostanze fatali, unica, anche per un’altra ragione. Quando nel 1959 l’Odeon pubblicò la sua prima edizione di « Praga panoramica », controllata dall’autore, pochi immaginavano che il nome di Sudek sarebbe stato quotato tra i migliori nel mondo della fotografia e le copie di questa edizione ceca si sarebbero vendute all’estero in aste pubbliche al prezzo sorprendente di alcune centinaia di dollari.
Dopo la morte di Sudek ovviamente acquistarono maggior valore i modelli originali, custoditi nell’archivio della casa editrice; il loro valore salì anche perché i rispettivi negativi sparirono dal lascito dell’artista e in queste uniche copie complete dell’autore rimase l’ultima traccia autentica del lavoro costante di decenni dell’artista. Consapevole della insostituibilità di essa, la casa editrice Odeon cedette la proprietà di queste rare riprese al Museo delle Arti Applicate di Praga, il quale custodisce l’intero lascito di Sudek.
Il possessore di questa attesa seconda edizione di Praga panoramica certamente s’interesserà delle peripezie indicate in questo ciclo importante di Sudek, considerandole soltanto in secondo piano. In primo luogo inizierà la lettura incantevole del lustro opaco della filigrana di Sudek che adorna il prezioso gioiello ceco e, con il suo aiuto ancora meglio capirà non soltanto la bellezza ma anche la verità di questa città che già diverse volte nella sua storia divenne il cuore palpitante dell’Europa.
Nota dell’Editore
La prima edizione di Praga panoramica è apparsa per i tipi della Casa editrice Odeon (in quell’ epoca Casa editrice di narrativa, musica e arte) nel 1959. Il rotocalco fu preparato sotto la cura diretta dell’autore dai suoi negativi, nella tipografia dell’ Orbis. Nell’ archivio della casa editrice Odeon però, da quel tempo per ben trentadue anni si è conservato un insieme completo di 284 riprese fotografiche di Praga — copie fatte dallo stesso Sudek.
Queste copie d’autore conservate, sono a confronto dei negativi il fattore fondamentale, perché mantengono rigorosamente il tocco di Sudek, la sua concezione di tonalità, per cui oggi l’utilizzazione dei negativi senza la partecipazione dell’ autore sarebbe solo da intuire. Raffrontando le due pubblicazioni, a volte ci meraviglia, che la prima di esse abbia i dettagli più incisivi nelle ombre e una maggiore chiusura di luce: questo è dovuto a minima perdita di tonalità e di disegno durante la riproduzione dai negativi originali, ma anche grazie all’uso del ritocco per «affinare» la qualità delle immagini.
Tale procedimento avveniva dietro richiesta personale del fotografo, ma anche era dovuto alle imperfezioni previste nell’ulteriore processo tecnologico: durante la riproduzione nella pigmentazione, poi nel processo d’incisione e a conseguenza della qualità della carta tipografica, che già in quel periodo non corrispondeva alle esigenze. Grazie all’ attuale procedura più perfetta di ripresa snopi skener e la stampa di offset con duplex consideriamo quindi questa più sottile luce sfocata, ottenuta dalle copie dell’autore, come una maggiore autentica riflessione dell’opera di Sudek.
L’intero procedimento di riproduzione delle prove di stampa, di correzioni delle prime impressioni, è stato sottomesso dal punto di vista tecnico ed artistico al controllo permanente del fotografo Jan Splichal, il quale aveva partecipato nella tipografia dell’Orbis al lavoro preparativo della prima edizione, ancora con la presenza di Josef Sudek, per soddisfare le esigenze dell’artista. In questa occasione lo ringraziamo per il notevole contributo dato all’ opera.
Le prove originali di Praga panoramica di Josef Sudek sono state donate dalla Casa editrice Odeon al Museo delle Arti Applicate di Praga, dove sono cifrate nell’ inventario con i numeri GF-30.793 — GF31.077. In questa occasione è doveroso ringraziare Jan Mloch, specialista in questo ambito del museo; senza il suo contributo e le necessarie ricerche la presente edizione difficilmente sarebbe stata realizzabile nella sua qualità.